In una frase celebre il poeta Walt Whitman diceva che “il segreto per la creazione delle persone migliori è crescere all’aria aperta e mangiare e dormire con la terra”.
L’aria è infatti uno degli elementi più importanti per tutti gli esseri viventi, siano essi umani, animali o vegetali.
L’aria, inoltre, non è solo indispensabile da un punto di vista fisiologico ed organico, ma molti studi hanno dimostrato che respirare aria, rende felici. Stare infatti all’aria aperta, respirare a pieni polmoni, sentire il contatto con la natura stimolano una maggiore produzione di serotonina, l’ormone della felicità, con immensi benefici dunque sull’umore. E in effetti tutti noi conosciamo la sensazione di “soffocamento” vivendo tra i blocchi di cemento delle nostre città.
Purtroppo trascorriamo la nostra maggior parte del tempo nelle case, negli uffici, nei luoghi chiusi, in generale, con una quantità di aria disponibile limitata. Tra l’altro negli ambienti indoor manca il cosiddetto “ricircolo d’aria” che c’è chiaramente all’aperto.
Aerazione locali: quali sono i benefici per la salute
Ogni essere umano necessita di almeno 25 mc/ora di aria e ossigeno, per poter svolgere le sue attività quotidiane in pieno agio e salute. Negli ambienti chiusi, con molta facilità e frequenza, si abbassano i livelli di aria e ossigeno e si concentrano anidride carbonica, umidità in eccesso, polvere e inquinanti dannosi, tutti elementi nocivi per la nostra salute, che si accumulano anche quando gli ambienti non sono abitati. Ecco allora che una aerazione locali diventa fondamentale oltre che consigliata.
Respirare aria pulita senza inquinanti è fondamentale per la salute. I pericoli non riguardano solo le emicranie, i problemi di concentrazione, affanno e debolezza, o le ben note allergie e l’asma, ma parliamo anche di patologie serie e gravi.
Inoltre, vivere in ambienti areati migliora il comfort abitativo e anche l’umore. In un solo concetto “più sani e più felici”!
L’aerazione dei locali va eseguita con frequenza, e anche in inverno, così da consentire la fuoriuscita delle sostanze tossiche e il ricambio con aria buona e pulita. Inoltre la ventilazione dei locali deve tenere conto della grandezza degli ambienti, così da poter adeguare le quantità di aria alle dimensioni della stanza. E tanto più l’ambiente è piccolo, maggiore deve essere anche la frequenza del ricambio d’aria.
Come far circolare l’aria in una stanza
Sicuramente il gesto più semplice ed immediato, per garantire un ricambio d’aria diretto è quello di aprire le finestre. Non occorre infatti tenere chiuse le finestre, per non disperdere calore o evitare il contatto con lo smog. In casa, infatti, il monossido di carbonio derivato da fornelli e stufe, l’anidride carbonica per la respirazione di persone, piante e animali, la formaldeide dei mobili e il radon presente nel terreno, sono molto più pericolosi, perché concentrati proprio nell’ambiente in cui si vive la maggior parte delle ore delle proprie giornate.
Nelle case moderne isolamento e infissi impediscono un ricambio di aria e anche per questi casi aprire le finestre diventa fondamentale, oltre che indispensabile per eliminare cattivi odori e polvere, evitando acari e parassiti.
I moderni sistemi di isolamento termico e gli infissi a prova di spifferi impediscono lo scambio d’aria e rendono necessaria l’apertura delle finestre.
Quanto vanno aperte le finestre per cambiare aria
Il momento migliore della giornata è indubbiamente la mattina presto, perché l’aria esterna, dopo la notte, è più pulita e meno inquinata dallo smog del traffico e delle attività quotidiane.
È buona prassi iniziare generalmente dalle camere da letto, aprendo le finestre per circa 10 minuti. Non occorre tenere aperto per un tempo maggiore, perché si rischierebbe piuttosto di fare raffreddare eccessivamente le pareti della stanza.
Nei bagni, o anche nelle cucine, dove generalmente si accumula vapore acqueo, è importantissimo cambiare aria, perché condensa e umidità sono le principali cause della muffa in casa.
È possibile anche misurare l’umidità dell’aria, grazie ad un igrometro. La giusta percentuale deve oscillare tra il 40% e il 60%.
Quanto arieggiare per evitare la muffa
Con il termine di muffa vengono indicati vari tipi di funghi che attaccano le pareti della casa, quando il tasso di umidità è superiore al 55%, ed esattamente la muffa si deposita nei punti dove la temperatura è inferiore di qualche grado rispetto a quella della stanza, come succede negli angoli esposti e più freddi, distribuendosi poi nelle zone vicine attraverso spore.
Le spore della muffa si creano quando il pulviscolo aderisce attecchisce sul muro umido, magari dove è più difficile fare “prendere aria”, come dietro i mobili o nelle zone di pareti che hanno zone più esposte proprio perché esterne.
La muffa va assolutamente trattata, meglio ancora se prevenuta, perché la sua inalazione è causa di patologie a carico del sistema respiratorio.
Un metodo per prevenire la muffa è quello di far cambiare aria. Ma quanto arieggiare per evitare la muffa? La risposta è né troppo e né troppo poco, perché restare chiusi non aiuta il ricircolo di aria, soprattutto in quegli ambienti che montano infissi moderni; mentre restare a lungo con le finestre aperte piuttosto che prevenire la muffa invece la facilita, perché gli ambienti e le pareti restano troppo freddi e a rischio di umidità, quindi di muffa. Oltre al fatto che tenere sempre aperto aumenterebbe perdite energetiche, aumentando l’incidenza in bolletta del riscaldamento.
Ma esistono allora delle regole circa il tempo? Certamente! Un consiglio? Aprite tutte le finestre contemporaneamente per creare zone di corrente. Vi saranno sufficienti appena 10 minuti per cambiare l’aria di tutta la casa. E poi, per mantenere aria fresca e pulita, sarà sufficiente fare areare gli ambienti per almeno 5 minuti e ogni 4-6 ore.
Come evitare la muffa in camera
Come possiamo allora evitare la formazione della muffa nelle camere che viviamo?
Sicuramente una buona coibentazione della casa è un eccellente punto di partenza, ma come abbiamo visto il fare arieggiare diventa un alleato principale, soprattutto se la mattina, quando l’aria è più secca. Così come evitare un eccesso di raffreddamento degli ambienti e delle pareti. Piccole accortezze come fare arieggiare negli ambienti in cui si accumula calore e vapore acqueo, come bagno e cucina. Ma serve anche evitare di fare asciugare i panni in casa o eliminare fonti che aumentano l’umidità delle stanze.
Inoltre cercate, finché possibile, di agevolare l’ingresso del sole in casa, aiutandovi con le tapparelle o con le belle giornate.
Come cambiare aria in inverno
Le regole e i consigli fino a qui esposti valgono praticamente per tutte le stagioni. In inverno, però, a causa delle pioggia più frequenti e dell’umidità anche esterna, è bene usare qualche accortezza in più. Se in estate possiamo stare con le finestre spalancate anche per una trentina di minuti, in inverno saranno sufficienti anche 5 minuti. Tenere troppo aperto, oltre a disperdere il calore interno con impennata di consumi del riscaldamento, l’eccessiva esposizione all’aria aperta causerebbe una maggiore esposizione delle pareti al freddo, alla condensa e all’umidità, cosa che faciliterebbe anche le muffe.
Quanto arieggiare casa in inverno
Se è pur vero che ci sono giornate invernali che sembrano già primavera, e la domanda è quanto tenere aperte le finestre in inverno, beh diciamo che il tempo giusto per far cambiare aria è una media di 3-5 minuti a stanza, e soprattutto la mattina presto, appena ci si alza. Operazione che va ripetuta almeno un quattro o cinque volte al giorno. Soprattutto se la casa è abitata, perché anche solo respirando le persone producono vapore acqueo e si elimina l’ossigeno presente nell’aria respirata, senza contare poi quanto incida in tal senso il riscaldamento.
Ma se non avete la possibilità di aprire sempre o spesso le finestre per una corretta ventilazione? Beh in aggiunta all’apertura manuale delle finestre, o anche in alternativa, è possibile scegliere il sistema della ventilazione forzata tramite appositi apparecchi, grazie ai quali l’aria esausta viene estratta e al suo posto viene immessa aria nuova.
Non ci resta allora che scoprirne di più sulla ventilazione meccanica controllata (VMC).
Come funziona l’aerazione forzata
La ventilazione meccanica controllata (VMC) si compone di sistemi e impianti di aerazione per locali, che comunicano tra esterno e interno delle abitazioni e che si integrano perfettamente in ogni stanza, soprattutto in quelle dove c’è più alto rischio di umidità e condense o anche negli ambienti in cui non ci sono aperture che possano garantire un ricircolo di aria naturale, se quando e appena possibile.
Con questi sistemi è possibile mantenere costante il flusso di aria pulita, carica di ossigeno e priva di sostanze nocive come umidità e elementi inquinanti.
L’aria forzata viene infatti aspirata dall’esterno e immessa nell’ambiente, dove si “mescola e riscalda” con l’aria prelevata dall’interno. L’aria in ingresso è assolutamente “aria pulita” grazie anche all’utilizzo di filtri in grado di fare introitare ossigeno, senza umidità né presenza di pollini o elementi inquinanti.
L’aria “viziata e stantia” interna viene buttata fuori, soprattutto in quegli ambienti in cui sono maggiori le concentrazioni di elementi tossici e dove sono presenti motivi di condensa e umidità.
Questo sistema a doppio flusso garantisce un notevole risparmio di energia termica in quanto mantiene l’aria a temperatura controllata, cosa che si traduce anche in risparmio sulle fonti del riscaldamento. In inverno, infatti, si riesce a recuperare fino al 90% del calore dall’aria in uscita e viceversa in estate, massimizzando per l’appunto il risparmio energetico.
Un altro importante vantaggio sta nella possibilità di regolare la portata d’aria, garantendo in ogni stanza un ricambio di aria costante, controllato e “personalizzato” in base alle attività di ogni stanza e al numero degli occupanti, e questo sempre durante tutto il giorno e soprattutto tutti i giorni, senza più preoccuparsi di aprire e chiudere le finestre o guardare l’orologio per il tempo della aerazione dei locali.
La VMC può cambiarvi veramente la qualità di vita, oltre a cambiare la qualità dell’aria da respirare!
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