Nelle nostre abitazioni non sempre è possibile o facile mantenere il giusto tasso di umidità. Attività quali utilizzare l’acqua, cucinare, stirare, accendere il riscaldamento sono tutte azioni che contribuiscono a sviluppare vapore acqueo nell’aria e quindi sono causa anche di relativi problemi di condensa, quando il tasso di umidità relativa è superiore al 55-60%.
Le cose si complicano durante i periodi più freddi e umidi, come per esempio in inverno.
L’umidità è responsabile di problemi quali condensa e addirittura muffa, cosa che comporta seri rischi per la salute, specialmente per soggetti più fragili ed esposti a complicanze di carattere polmonare.
In questi casi vivere in un’abitazione umida può risultare molto pericoloso e diventa fondamentale attrezzarsi e capire come togliere la muffa il prima possibile, per scongiurare situazioni croniche o anche letali.
Ma se per fortuna non si è ancora arrivati alla muffa, come poter prevenire il problema?
Sicuramente una buona regola è sempre quella di favorire il ricambio di aria negli ambienti, soprattutto dopo attività che producono tassi di umidità e condensa.
Esistono, inoltre, in commercio prodotti capaci di prevenire la formazione di eventuali muffe, ma si parla praticamente di prodotti con base chimica.
Per chi invece volesse prevenire la formazione di condensa e muffa e magari ridurre così il tasso di umidità nell’aria, c’è comunque un rimedio totalmente ecologico, ovvero le piante mangia umidità.
Le piante sono veri e propri umidificatori naturali: tramite le foglie riescono ad assorbire l’umidità presente in casa.
Sicuramente doverle innaffiare rappresenta un’operazione “delicata”, perché potrebbe aumentare il tasso dell’umidità nell’aria, ma quando si riesce a creare il giusto equilibrio tra tutti gli elementi, sicuramente potremo beneficiare di aria sana e pulita, e di una casa arredata di verde.
Ma quali sono allora queste piante assorbi umidità?
E possono rappresentare una soluzione definitiva ai problemi di muffa e condensa?
Le piante mangia umidità e condensa
Esistono alcune tipologie di piante note per il loro potere filtrante e deumidificante. Grazie alle radici aeree, al terreno e alle foglie questa tipologia di piante riesce ad assorbire l’umidità che si concentra nell’ambiente.
Scopriamo più da vicino cinque piante che, in tal senso, possono tornare utili e belle.
1. La felce
Questo tipo di pianta è una perfetta combinazione tra estetica e funzionalità. Il suo fogliame ricco e di un verde brillante sa ben tollerare gli sbalzi termici ed è anche facile da gestire. Meglio collocarla in vaso e in alto, così da lasciare cadere le foglie in maniera aerea per migliorare la resa delle sue funzionalità.
2. L’Aloe Vera
Questa è una pianta dai molti benefici, che viene impiegata in vari ambiti: dalla cosmetica all’alimentazione, fino a curare le infiammazioni e scottature, e anche ad assorbire gli eccessi di umidità nell’aria.
3. L’orchidea
Questa pianta è generalmente apprezzata per il suo grande arredo estetico, presenta infatti colori molto particolari e i suoi fiori sono tra i più eleganti al Mondo. Ma forse non tutti sanno che il terriccio, la sua e le sue radici aeree sono in grado di catturare l’umidità dell’ambiente.
4. Il bambù
Questa pianta è molto adatta ad assorbire l’umidità e la condensa all’interno di quegli ambienti che sono poco luminosi.
Se collocata in alto, ad esempio sopra di una mensola, riesce a sviluppare al massimo le sue doti da “deumidificatore e purificatore aria”.
5. L’edera
Pianta di eccellenza per umidità, condensa e muffa anche l’edera, soprattutto se collocata vicino a pareti e soffitti.
Famosa ed apprezzata per via delle sue caratteristiche che la rendono perfetta per l’arredo. è una pianta perfetta per evitare la formazione di muffe causate dall’umidità da condensazione.
Le piante possono risolvere i problemi di umidità e condensa?
Sebbene queste cinque piante sopra citate abbiano evidenti funzionalità per assorbire l’umidità nell’aria, pur tuttavia non possono essere considerate rimedi né unici, né tanto meno definitivi.
Soprattutto quando in casa ci sono tassi di umidità troppo elevati che non vengono “smaltiti” diversamente.
Infatti umidità e dunque condensa e muffa sono effetti anche di cattive abitudini.
Solo se si adottano altri accorgimenti è possibile coadiuvare l’azione delle piante mangia umidità con altre attività.
Un consiglio prezioso per ridurre l’amido concentrato nell’ambiente è quello di far circolare e spesso l’aria in casa, aprendo più volte le finestre e per almeno una ventina di minuti ogni volta.
Bisogna anche evitare di lasciare in casa superfici umide o peggio bagnate, ma è importante eliminare l’acqua in eccesso, prima che si formi condensa prima e muffa dopo.
Mai stendere panni bagnati in casa e monitorare sempre lo stato di pareti libere o coperte dal mobilio.
Se non si osservano queste basilari regole, si comprende bene che “da sole” le piante non possono svolgere in maniera del tutto (e non certamente risolutiva) il proprio ruolo di “mangia umidità”.
Tanto più che, per innaffiare le piante, l’utilizzo di acqua produce ulteriori condizioni di umidità, se non ci sono le azioni che abbiamo qui esposto e che servono a ottimizzare i livelli corretti della qualità dell’aria.
La VMC per prevenire i problemi di umidità e condensa nella tua casa
Se però desideri avere sì una casa piena di piante, ma anche una soluzione che sia preventiva, risolutiva e, soprattutto, duratura, un impianto di ventilazione meccanica controllata (VMC) è la scelta migliore che tu possa fare.
Quando infatti nelle case ci sono problemi di condensa o umidità in eccesso, il passo verso la muffa è veramente troppo breve!
La muffa si propaga velocemente e causa problemi alle strutture ma anche alla salute.
Una casa ricca di piante è certamente un ambiente molto accogliente e rilassante, ma solo a patto di poter bilanciare i tassi di umidità nell’aria e
di poter contrastare l’inquinamento indoor con rimedi veramente efficaci che per altro non necessitano di intervento umano, perché meccanici.La VMC, infatti, consente il perfetto ricambio autonomo e meccanico dell’aria tra interno ed esterno dell’abitazione, senza la necessità di aprire fisicamente le finestre.