La nostra vita quotidiana e frenetica spesso ci porta a dimenticare le cose più importanti, spesso date per scontato. Tra queste la qualità dell’aria che respiriamo ogni giorno e che, soprattutto, facciamo respirare ai nostri cari più anziani.
Le residenze per anziani sono spesso ricettacolo di virus, batteri e quant’altro, proprio per una qualità dell’aria considerata non ottimale.
Le condizioni in cui vivono i nostri genitori, o i nonni, sono talvolta delle più precarie, tanto da far emergere nuove patologie o addirittura aggravare quelle in essere proprio a causa dell’inquinamento indoor.
Inquinamento indoor peggiore di quello esterno
Ci sono parecchi studi che ci mettono in guardia dai pericoli di una cattiva qualità dell’aria negli ambienti chiusi, soprattutto quando questi riguardano strutture con presenti soggetti fragili, come per l’appunto le residenze per anziani.
Molte volte lo stare chiusi per ore negli stessi ambienti crea problemi di “aria viziata”, con tutto quello che ne consegue, specialmente in mesi come quelli invernali, durante i quali si aprono anche di meno le finestre e c’è un minor ricambio di aria.
Proprio per questo l’aria interna può risultare dalle 5 alle 50 volte più inquinata rispetto a quella esterna.
Questo dipende dal fatto che alle basilari attività umane, quali cottura dei cibi, riscaldamento e pulizia, si sommano anche gli inquinanti esterni.
La qualità dell’aria interna alle RSA, se compromessa, rappresenta un grande pericolo per la salute degli ospiti.
Quali sono le cause dell’inquinamento indoor?
Quando parliamo di inquinamento dell’aria indoor ci riferiamo specialmente alla presenza di sostanze inquinanti che incidono negativamente sulla qualità dell’aria respirata.
Contaminanti chimici
Tra i vari indiziati in una RSA ci sono certamente inquinanti di carattere chimico. Basti pensare all’uso costante e frequente di igienizzanti, detersivi e prodotti chimici utilizzati per la quotidiana igiene delle stanze, della cucina o dei bagni della residenza per anziani.
Ma non solo. Anche i mobili e i pavimenti possono rilasciare e disperdere nell’aria sostanza tossiche o addirittura cancerogene.
Per non parlare dei gas prodotti dalla combustione di stufe o l’utilizzo di certe cucine per la preparazione e cottura dei cibi.
Tra i più pericolosi ci sono sicuramente: formaldeide, particolato aerodisperso, biossido di azoto e candeggina.
Contaminanti biologici
Altre forme di inquinanti sono quelle di natura biologica, come batteri, pollini, acari, funghi e muffe.
Soprattutto le muffe sono tra i contaminanti peggiori. Spesso silente all’inizio, la muffa poi può presentarsi nel giro anche di brevissimo tempo e diffondersi nell’aria attraverso le sue spore tossiche.
La diffusione rapida delle muffe negli ambienti viene spesso facilitata soprattutto se le condizioni di pulizia dei condizionatori o delle pompe di calore non sono più che ottimali.
Questi inquinanti sono i responsabili principali della formazione o del peggioramento di patologie a carico dei polmoni e del sistema respiratorio dei residenti anziani.
Come la muffa determina patologie respiratorie negli anziani
La capacità di riuscire a contenere i danni all’esposizione di agenti inquinanti diminuisce con l’avanzare dell’età.
Proprio per questo gli anziani sono più fragili, se entrano in contatto con agenti contaminanti quali le muffe.
Le muffe sono microrganismi invasivi, perché quando trovano le condizioni adeguate in maniera rapidissima sono in grado di attaccare non solo i muri, ma anche tappeti, mobili, stoffe e persino cibi.
Allergie respiratorie e infiammazioni
Le spore della muffa si diffondono attraverso l’aria e con facilità possono venire inalate da un soggetto anziano, arrivando in profondità, fino a raggiungere gli alveoli polmonari e attivando, per reazione del sistema immunitario, una reazione allergica o infiammatoria.
Ad essere colpite sono soprattutto le mucose di: naso, occhi, bocca e orecchie. Sintomi comuni di queste situazioni possono essere, ad esempio, raffreddore cronico, naso chiuso, cefalea, congiuntivite.
Riniti, asma e problemi alle vie respiratorie
Può succedere, però, che l’esposizione alle spore e agli allergeni, se costante, possa aggravare le condizioni di salute fino a rendere perenni alcuni disturbi più seri come le riniti. E non solo.
Nei casi più gravi, infatti, possiamo assistere alla comparsa di patologie quali la BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva), l’asma, il respiro sibilante, la tosse cronica e la dispnea.
Tutte queste situazioni possono compromettere organismi già provati come quelli degli anziani, che per altro hanno risposte meno rapide e capaci di debellare in autonomia le patologie e loro eventuali complicanze.
Ai sintomi già sopra esposti può capitare di aggiungere anche stati di malessere e di indebolimento fisico che portano persino a nausee, stanchezza cronica, difficoltà di concentrazione o addirittura depressione.
L’importanza dell’aria buona e salubre per gli anziani
Respirare aria pulita è un diritto, e lo è soprattutto nel caso di soggetti fragili come gli anziani.
L’invecchiamento porta inequivocabilmente ad un deterioramento delle difese immunitarie e della funzione polmonare, e alla predisposizione alle infezioni respiratorie.
L’emergenza Covid-19 ci ha poi spinto a fare tantissime riflessioni sull’importanza di un’aria buona, salubre e sempre rinnovata.
Il benessere ambientale è quindi un requisito fondamentale: la presenza di muffe nelle residenze per anziani rappresenta un serio pericolo per la salute degli anziani.
Le strutture adibite a residenza per gli anziani devono far fronte a queste situazioni, prevenendo ed evitando a monte i rischi di un inquinamento indoor, proprio perché le conseguenze potrebbero ripercuotersi in maniera drammatica sui propri ospiti.
Bisogna certamente dire che, per prevenire e risolvere problemi di condensa e muffa, o in generale di salubrità dell’aria, gioca un ruolo fondamentale anche la buona e costante ventilazione degli ambienti.
Cosa che però non sempre può venire fatta con la semplice apertura delle finestre. Specialmente in luoghi come le RSA, dove diventa anche rischioso esporre gli anziani a sbalzi d’aria e correnti esterne. E soprattutto in periodi dell’anno come l’inverno.
Un soluzione ottimale allora è certamente quella di mantenere salubre la qualità dell’aria nelle RSA, ad esempio, con il ricambio aria meccanico della VMC, un sistema efficiente ed ecologico mediante il quale viene garantito un continuo e controllato ricambio dell’aria negli ambienti in cui si vive.
Noi di Prana24 siamo da oltre 15 anni nel settore della depurazione dell’aria e del risparmio energetico, ci occupiamo di sistemi di ventilazione controllata di ultima generazione, per mantenere l’aria pulita e salubre all’interno di qualsiasi spazio abitativo, impegnandoci quotidianamente nel garantire prodotti di basso impatto ambientale ed alto risparmio energetico.